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Il fiume Gange in Asia e la sua relazione con la Fontana dei Quattro Fiumi di Roma

La città di Roma è nota per la bellezza architettonica che combina perfettamente la sua antichità storica e i giorni nostri.

In nessun luogo questo spirito è più vivo che nelle numerose fontane della città, tra cui la Fontana dei Quattro Fiumi è un esempio particolarmente sorprendente di questa miscela di vecchio e nuovo.

Commissionata da Giovanni Battista Pamphili, meglio noto come Papa Innocenzo X, la fontana è il fulcro di Piazza Navona.

L’architetto per la Fontana dei Quattro Fiumi, Gianlorenzo Bernini, ricevette originariamente la sua direzione sotto il precedente Papa, Urbano VIII. A causa delle critiche mosse a quell’amministrazione pontificia per le sue spese in progetti artistici e culturali, Innocenzo X volle fare una rottura netta tra la sua epoca e i progetti avviati sotto il precedente papa.

La Fontana dei Quattro Fiumi e il mantenimento del Bernini come architetto sono una notevole eccezione a questa politica, anche se non è avvenuta senza un interessante gioco di gambe da parte del Bernini.

Rome, Italy. Fountain of the Four Rivers (Fontana dei Quattro Fiumi) with an Egyptian obelisk.  Piazza Navona is one of the most famous squares of Rome

Inizialmente, Innocenzo X non aveva nemmeno chiesto a Bernini di presentare un progetto per la fontana, ma l’architetto trovò il modo di portare il suo progetto davanti agli occhi del papa nonostante avesse fatto mettere un suo amico (e nipote del papa) il principe Niccolò Ludovisi modello in argento della Fontana dei Quattro Fiumi dove l’avrebbe vista il papa.

Secondo quanto riferito, una sera Innocenzo X vide il modello dopo cena e, come aveva sperato Bernini, rimise lo stilista nelle grazie del papato.

Sebbene molti avessero voluto che Innocenzo X resistesse all’opera di Bernini, osservò che “Dobbiamo impiegare Bernini: sebbene ci siano molti che non lo vorrebbero; l’unico modo per resistergli è non vedere il suo lavoro”.

Incorporando un obelisco egizio dalle vicine rovine del Circo Massimo, la Fontana dei Quattro Fiumi raffigura quattro divinità fluviali mentre si aggrappano all’obelisco che è sormontato da un tributo alla famiglia di Innocenzo X, i Pamphili.

Ogni statua rappresenta un fiume in una regione del mondo in cui si è diffusa l’influenza del papa tra cui il Gange, il Danubio, il Nilo e il Rio de la Plata.

La scultura del Gange si trova all’angolo sud-ovest ed è stata realizzata da Claudio Poussin (noto nei documenti italiani come “Claudio Francese” o “Claudio Porissimo”), un artista barocco francese la cui interpretazione del Gange come importante rotta di navigazione parla della sua simbolica manifestazione della conoscenza che avevano del fiume in quel momento.

Questo può essere visto nel dio del fiume che tiene un remo con un serpente sotto per indicare la natura tortuosa dei corsi d’acqua.

A lungo associata alla purezza e alla navigazione in India, l’interpretazione di Poussin del Gange cattura il significato culturale del fiume in India e lo traduce in un contesto romano che è sia appropriato che appropriato.